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Immagine del redattoreCostanza Ciminelli

Wlodek Goldkorn, per Robinson, su Herman Broch

Aggiornamento: 26 dic 2023

L'importante giornalista, saggista e autore invita alla riscoperta de Il sortilegio, opera allegorica su Hitler e l’estremismo ("e forse qualcosa di più"), "degna di Mario e il Mago di Mann" concepita da un autore che, come ebbe a dire di lui Hannah Arendt, "rivendicò per la letteratura il medesimo valore vincolante della scienza, affinché potesse dare origine alla totalità del mondo".


Tra i più rilevanti autori di lingua tedesca del Novecento, candidato al Premio Nobel nel 1950, l'ebreo viennese Herman Broch ha pubblicato numerose opere di saggistica e di narrativa, tra le quali: la trilogia I sonnambuli (1931-32), La morte di Virgilio (1945), Gli incolpevoli (1950) e L’incognita (1933, Carbonio 2022).


Il testo di questa nuova, accurata edizione #Carbonio, fedelmente tradotto da Eugenia Martinez che ne valorizza la dimensione filosofica e antropologica, riprende la prima delle due versioni di Broch, ed è corredato dall'introduzione di Italo Alighiero Chiusano, tra i massimi germanisti di tutti i tempi.



Ulteriore rassegna stampa:

#Sette, di Cristina Taglietti: https://l1nq.com/p5LqS

#Libero, di Francesca Valente https://bit.ly/48zJ36n















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