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Immagine del redattoreCostanza Ciminelli

Francesca Valente, per Libero, su Herman Broch

Tra i più importanti autori di lingua tedesca della prima metà del Novecento, candidato al Premio Nobel nel 1950, Herman Broch ha pubblicato numerose opere di saggistica e di narrativa, tra le quali: la trilogia I sonnambuli (1931-32), La morte di Virgilio (1945), Gli incolpevoli (1950) e L’incognita (1933, Carbonio 2022).


"A metà tra lugubre messia e un piccolo Führer" il protagonista de Il sortilegio Marius Ratti incarna il tiranno moderno: subdolo incantatore, arrogante, violento, superstizioso, ipnotico, sociopatico. Un mostro manipolatore che piega e degrada la comunità a un vittimismo inerme, fino all'atroce, assurdo sortilegio del titolo.


Il testo di questa nuova, accurata edizione #Carbonio, fedelmente tradotto da Eugenia Martinez che ne valorizza la "prosa dirompente e scrupolosa [e la] sensibilità naturalistica di intenso lirismo", riprende la prima delle due versioni di Broch ed è corredato dall'introduzione di Italo Alighiero Chiusano, tra i massimi germanisti di tutti i tempi.


Ulteriore rassegna stampa:

#Sette, di Cristina Taglietti: https://l1nq.com/p5LqS















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