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Susanna Nirenstein, per Robinson, su Reinhard Kaiser-Mühlecker

  • Immagine del redattore: Costanza Ciminelli
    Costanza Ciminelli
  • 20 set
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 30 set


I tormenti del giovane Jakob.

La ritualità del mondo agricolo non ha più, se mai ha avuto, nulla di elementare, placido o risolutivo. Tantomeno se i vincoli familiari delineano una costellazione traumatica e franta.

Il protagonista "ha un gorgo dentro di sé , uno smarrimento e un accanimento, un nodo che l'autore focalizza così: «Alla fine dell'infanzia (...) era stato investito da qualcosa che da allora non l'aveva più lasciato andare, la sensazione di essere stato bandito dall'esistenza».


Alter ego dell'autore Reinhard Kaiser-Mühlecker (1982), scrittore austriaco e insieme contadino a capo dell'azienda di famiglia, Jakob è un antieroe ritroso, malinconico, lunatico, testardo.

E chi sono i bracconieri?

Forse tutti: gli animali, la perfida sorella, il padre sociopatico, la madre pusillanime, l'amata Katja...

La fine del romanzo è imprevedibile.


I Bracconieri  ha vinto nel 2022 il prestigioso Bayerischer Buchpreis, e il suo autore è considerato oggi una delle voci più importanti della letteratura austriaca contemporanea.

Con la sapiente traduzione di Alessandra Iadicicco, Bracconieri è pubblicato in Italia per i tipi di Carbonio, nella collana Cielo Stellato dedicata alla grande narrativa contemporanea di respiro internazionale.


Recensione integrale:


Maggiori informazioni e incipit del romanzo:

 
 
 

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