Una recensione molto interessante che del noir di Scardanelli mette in luce il passo riflessivo, l'attitudine alla speculazione filosofica a partire dal pretesto investigativo, avvincente, ma essenziale.
Ricostruite le coordinate spaziali e temporali del romanzo, la Milano da bere ma ancora operaia degli anni Ottanta, emerge il vero senso dell'opera: "la metafora della lotta tra il bene e il male, una profonda riflessione (...) morale sulla società e sui recessi dell'animo umano" e "in questa ricerca l'autore accompagna il lettore nel confronto tra uomo etico e uomo estetico."
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