Marco Lambertini, per ThrillerNord, su Paolo Scardanelli
- Costanza Ciminelli
- 2 nov
- Tempo di lettura: 1 min
Un'accurata sinossi e un testo critico molto bello compongono questa recensione che merita la lettura, come il libro che ne è protagonista.
Anzitutto, la storia: sull’Etna, la "Montagna sacra" dei catanesi, un altro misterioso omicidio attende il commissario Alvise Belletti, trasferito alla Questura di Catania dopo il caso del Lupo, da lui gestito con metodi ritenuti poco ortodossi.
L’indagine lo porterà a confrontarsi nuovamente con l'imperativo etico della giustizia e con quello, meno etico, ma altrettanto imperioso della vendetta.
Con Belletti e Romeo, Paolo Scardanelli riporta in scena la figura del commissario che i lettori hanno imparato ad amare, "ma più che un semplice ritorno, si tratta di un nuovo viaggio nell’anima umana. Ancora una volta l’autore non costruisce un giallo tradizionale: ciò che mette in moto la narrazione non è solo il delitto, ma la domanda morale che ne scaturisce".
Una lettura appassionante, non semplice, che richiede impegno - grazie alla "scrittura mai semplice, dove ogni parola sembra scelta con precisione, pesata nel ritmo e nel senso", e alla prosa "densa e consapevole" -, ma che viene ricompensata da "una eleganza rara e un coinvolgimento autentico".
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