Conflitti e ferite insanabili, un'eredità storica e culturale straordinaria, una storia troppo complessa per poterla ridurre a resoconto: la Turchia di Atatürk rivive nelle pagine di Ali come paese "diviso tra i modelli europei e la tradizione ottomana", attraverso la storia di Ömer, giovane intellettuale, che incontra Macide, studentessa di pianoforte al conservatorio, e con lei la passione bruciante del coup de foudre.
Passione e abiezione, modernità e conservatorismo, ritualità oppressiva e povertà: nella "magistrale tessitura" dell'autore, personaggio controverso, arrestato più volte per propaganda comunista e vilipendio alla figura di Atatürk, ritroviamo le contraddizioni di un'epoca, a cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, di un paese che non ha ancora compreso, né realizzato la propria identità.
Edito da Carbonio, con la traduzione e l'introduzione di Nicola Verderame.
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