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Lorenzo Fazzini, per Avvenire, su Frode Grytten

  • Immagine del redattore: Costanza Ciminelli
    Costanza Ciminelli
  • 16 ott
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 3 giorni fa


L'importanza delle parole, dei legami, dell'amore e della memoria non solo per la vita, ma anche per traghettare l'anima in modo sereno, pacificato. Vincitore del prestigioso Norwegian Book Prize 2023, Il giorno in cui Nils Vik morì, nuovo romanzo di Frode Grytten, esplora l'intimo, brumoso confine tra vita e morte nel cuore della Norvegia.


Una recensione attenta che coglie l'essenza sentimentale - ma non "sdolcinata" - di questo romanzo, capace di "andare al fondo del rapporto d'amore tra due esseri umani", e di dare voce ai morti come ai vivi.


Tra il campione testuale e lo spoiler, Fazzini chiude questa bella pagina critica citando un'ultima, fondamentale dichiarazione dell'anziano protagonista che distilla l'essenza della sua visione della vita...


Recensione integrale:


Ulteriori informazioni:


Frode Grytten (Bergen, 1960) è fra i più noti scrittori contemporanei norvegesi. Giornalista e autore eclettico, insignito di importanti premi letterari, tra i quali il Norwegian Book Prize nel 2023,  è ormai conosciuto in tutto il mondo.


Pubblicato in Italia da Carbonio Editore con la traduzione di Andrea Romanzi, assegnista di ricerca e docente presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Scandinave dell’Università degli Studi di Milano.


 
 
 

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