Un'accurata recensione che illumina il valore storico dell'opera di Herman Broch in quanto "eloquente rappresentazione di ciò che [l'autore] aveva chiamato altrove «democrazia di gelatina», una sorta di sviluppo naturale della «allegra apocalisse» che aveva caratterizzato (...) la strisciante implosione dell'impero austro-ungarico."
Il Sortilegio, oggi ripubblicato da Carbonio Editore nella prima versione del testo conclusa nel 1936, racconta il modo in cui la dittatura nasce, si radica e cresce in una comunità, deteriorandone il tessuto sociale, vincendone poco a poco la resistenza.
In tal senso, il romanzo di Broch non è solamente un'opera finzionale, ma un saggio di psicologia delle masse.
Recensione integrale:
Ulteriore rassegna stampa:
#Minima&moralia, Ludovico Cantisani: https://bit.ly/4260qJT
#LaLettura, di Vanni Santoni: https://bit.ly/47d59KK
#Satisfiction, di Carlo Tortarolo: https://l1nq.com/x3MNb
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#Libero, di Francesca Valente https://bit.ly/48zJ36n
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