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Daniele Abbiati, per Drammaturgia, su August Strindberg

  • Immagine del redattore: Costanza Ciminelli
    Costanza Ciminelli
  • 19 mag
  • Tempo di lettura: 1 min

Un'ampia introduzione sul geniale autore svedese e sui suoi mirabili testi che Carbonio Editore ha già riscoperto e divulgato nelle passate stagioni aiuta a collocare questa nuova, colossale opera di Strindberg, i Libri blu, una sorta di equivalente dello Zibaldone leopardiano, ancora a cura di e tradotto da Franco Perrelli per l'editrice milanese.


Abbiati mette in guardia i lettori dal rischio di "sentirsi un po’ capri espiatori della vena corrosiva, irrispettosa, distruttiva dell’autore, fluente in un dramma apocalittico d’un solo atto che, nel caso in cui si sentano direttamente chiamati in causa, li vede alla sbarra, imputati in un processo inappellabile con definitiva condanna alla morte civile".


Recensione integrale:


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