Massimo Ilardi, per Doppiozero, su Julia Deck
- Costanza Ciminelli
- 25 ott
- Tempo di lettura: 1 min
Interessante riflessione di Ilardi sulla città e su come lo spirito del luogo, e il diverso profilo urbano delle nascenti città-satellite influenzino radicalmente la vita delle persone, a partire da una citazione del visionario scrittore inglese James G.Ballard, in una intervista rilasciata più di quarant'anni fa.
Perché simili sono gli ambienti e i personaggi, ma soprattutto simile "la valutazione che i due scrittori danno sulla natura umana che non possiede alcuna essenza universale né alcuna necessità morale, che sfugge al controllo della ragione, che domanda una libertà come diritto alla separazione e al dominio sugli altri, portata ad avere nessuna comunanza effettiva ma solo l’antagonismo".
Questi, nella sostanza, i cardini sui quali si regge il nuovo, intrigante romanzo Proprietà privata di Julia Deck, che smaschera l'insostenibilità della cosiddetta eco-socialità.
Grazie alla magnifica traduzione di Lorenza Di Lella e Francesca Scala, e al pregevole lavoro editoriale di Prehistorica Editore, Deck raggiunge i lettori italiani, in seno a un catalogo ormai ricco di proposte noir e fantasy.
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