Lorenzo Cafarchio per Libero, su Paolo Scardanelli
- Costanza Ciminelli
- 25 apr
- Tempo di lettura: 1 min
Il critico intravede il modello di Scerbanenco oltre le righe, e la nebbia, tra fumo di sigaro e smog meneghino create dal prolifico scrittore-geologo-filosofo Paolo Scardanelli.
Protagonista l'affascinante ed enigmatico commissario Belletti, già incontrato in un romanzo precedente, In principio era il dolore. Un Faust di meno (2022), che si interroga oltre il caso, o i casi, che è chiamato a risolvere.
E mentre una sirena squarcia la città, "in quella corsa c’è la lotta manichea del tempo che abbiamo incontrato. Bene, male. Male, bene. Seduto al centro, il commissario riempe un altro bicchiere di rettitudine, anche questo della casa".
Recensione integrale:
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