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Immagine del redattoreCostanza Ciminelli

Alessandra Iadicicco, per La Lettura, su Nina Wähä

Quel che si dice, a chiare lettere, una magnifica recensione.

Lunga, accurata, incentivante, di autentico gradimento e plauso.

Il romanzo di Nina Wähä ne esce come merita un bestseller: un capolavoro di tensione che il piccolo spoiler non allenta, anzi in qualche modo offrendo un ulteriore invito al piacere della scoperta.

"Nina Wähä è troppo brillante e sincera" osserva la giornalista "perché non si faccia amicizia con lei sin dalla prima pagina. E quanto più l’autrice, mostrando la corda, facendo capolino tra le maglie fittissime della storia, prenderà la parola per rivolgersi al lettore […] tanto più si consentirà a far scattare quella che una volta si chiamava la “volontaria sospensione dell’incredulità” […] e a sprofondarsi nella fiction godendosela appieno."

Il clou arriva però alla fine del saggio, quando Iadicicco sintetizza i punti di forza di un testo "congegnato per commuovere, sorprendere, tenere inchiodato alla suspense, capitolo dopo capitolo, episodio dopo episodio, il lettore credulo e avvinto".

Non sapremmo che altro chiedere a un noir.


Edizione 2023 a cura di #Carbonio, per la Collana #Cielostellato.


Incipit del testo qui: https://bit.ly/48xkK96

Recensione integrale qui:


















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