[L'autore] "prosegue [nel] la sua personale recherche del tempo e della memoria, coniugando insieme riflessione filosofica, prosa poetica e noir."
Il critico osserva come "rispetto ai romanzi precedenti (recensiti su il manifesto il 9/2/21, il 14/2/23 e il 9/1/24), quest'ultimo present[i] una struttura in qualche maniera più equilibrata" capace di illuminare alcuni punti della storia che i precedenti capitoli avevano lasciato in ombra.
Ciò che inoltre colpisce sono la profondità del discorso filosofico condotto dall'autore con una postura ironica ed autoironica, e a mezzo di una scrittura affilata che alterna "squarci di lirismo e (...) brani di un realismo quasi visivo".
Recensione qui:
Commentaires