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Immagine del redattoreCostanza Ciminelli

Marino Freschi, per Il Venerdì di Repubblica, su Elémire Zolla

Aggiornamento: 16 mar


Professore emerito di #Letteraturatedesca presso l’Università degli Studi Roma Tre e direttore della rivista di letteratura, storia e filosofia tedesca #Culturatedesca,

Marino Freschi ricostruisce con tratti biografici, anche personali, storici, letterari e filosofici nettissimi un profilo sorprendentemente ricco di Elémire Zolla, figura eclettica, sfuggente e indefinibile che l'illustre germanista tra l'altro conobbe, giovane laureando negli anni Sessanta, giacché il professore fu il solo ad aiutarlo in una tesi che oggi diremmo sperimentale su "Goethe massone".

Dell'intellettuale torinese, il Prof. Freschi richiama l'intenso e controverso percorso culturale, dall'inatteso #PremioStrega Opera Prima nel 1956 per il "romanzo infernale" Minuetto all’inferno, alle giovanili relazioni con Moravia, Siciliano, Pasolini e Citati, alla prima attività saggistica ispirata alla #ScuoladiFrancoforte e rivolta ai temi centrali della #criticasociale dell'epoca: la società massificata, l'industria culturale, il ruolo dell'intellettuale, fino alla "svolta" mistico-esoterica.


Inclassificabile secondo i canoni invalsi del mainstream, e frainteso, non solo in ragione di un sincretismo estremo, ma anche di un'attenzione sempre viva per le discipline misteriche, tra alchimie orientali e folklore norreno, pratiche sufi, satanismo ed esoterismo decadente, Zolla "era come un serpente che cambiava continuamente pelle e che in ogni muta mostrava la preziosità e la lucentezza della nuova apparizione come conferma una saggistica sempre più enigmatica, labirintica".


Riscoperto da #Cliquot, la casa editrice dei repêchage più preziosi del gotico, del fantastico e dell'area filosofico-esoterica, Minuetto all’inferno è in libreria "con la cura, come sempre attenta e preziosa, di Grazia Marchianò".


Ulteriori informazioni:

Cliquot Edizioni:




Ulteriore rassegna:

L'articolo di Davide Brullo pubblicato da Il Giornale è stato ripreso dal programma radiofonico  "Pagina Tre" curato dallo scrittore Camurri:

















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