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Immagine del redattoreCostanza Ciminelli

Giulia Baselica e Claudia Scandura, per L'Indice, su Strugackij

La professoressa Baselica insegna lingua e letteratura russa all’Università di Torino; la collega Scandura ha insegnato letteratura russa all’Università La Sapienza di Roma.

Per L'Indice, le due studiose propongono, rispettivamente, una lettura critica del romanzo Chromaja sud’ba attraverso un'analisi del contesto storico e letterario per collocare l'opera, terminata nel 1982 ma pubblicata in volume solo nel 1989, nella congerie radicalmente nuova della perestrojka; e un profilo dei due fratelli coautori: Arkadij Strugackij, traduttore dall’inglese e dal giapponese, redattore editoriale, e Boris, ingegnere, matematico, astronomo, informatico, ricercatore in un istituto specializzato.


Tradotti in tutto il mondo, i fratelli Strugackij sono tra i più noti scrittori russi di fantascienza. Osteggiati dalla critica, ma amati da una schiera di ammiratori e imitatori, scrissero della connessione tra presente e futuro con uno stile e un linguaggio unici.

All'indomani della scomparsa di Arkadij, Boris avrebbe annotato: “Lo scrittore A. e B. Strugackij non esiste più”.


Carbonio sta ripubblicando le loro opere più significative: La chiocciola sul pendio, La città condannata, L'isola abitata, L'albergo dell'alpinista morto, e ora l'antiutopia Destino Zoppo, l'ultimo romanzo che i due fratelli scrissero a quattro mani.

Trad. Daniela Liberti.


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