"Tra Jekyll e Pirandello, Giovanni Arpino si scaglia contro l'immoralità piccolo-borghese."
Coglie nel segno Riva, ricordando Vittorio Gassman diretto da Dino Risi in un film "non memorabile" tratto da un testo del 1966 di Giovanni Arpino, che invece il repêchage di Cliquot lo merita tutto: intendo, espressionista, vibrante, acutamente critico.
Non tutto è come sembra, forse nulla. E Tino, giovane protagonista "pieno di paure e di curiosità, subodora, capisce, finirà per smascherare la farsa."
Con "qualità di narratore eccellenti e stile aspro (...), pagina sonora e pennellate dense" Arpino illustra con maestria lo sfacelo morale piccolo-borghese.
Cliquot Edizioni, prefazione di Bruno Quaranta.
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